SERBIA e
BOSNIA

jugo-cemento, jugo-ljubavi


01 agosto ⇾ 11 agosto 2024


Здраво, Србијо! Zdravo, Bosna!

Questo itinerario è dedicato al cuore pulsante della ex Jugoslavia, con un itinerario ad anello che inizia e finisce sulla città di Belgrado. È dedicato ad alcune zone meno battute di Serbia e Bosnia, alle leggendarie forme aliene degli spomenici voluti da Tito, e alla difficile composizione etnica e politica che da sempre contraddistingue i Balcani.

Terre vicine, di grande bellezza ma ancora poco esplorate, pronte a mettere in dubbio le nostre certezze più granitiche su che cos’è questa nostra vecchia Europa.

Che atmosfera ha un nostro tour NEI BALCANI

Forse è la musica, forse è la facilità con cui una birra tira una sigaretta che poi tira un’altra birra, forse è lo sguardo intenso e la risata fragorosa dei suoi abitanti, ma c’è una miscela pericolosa che strega, dei Balcani. Tornare indietro non è possibile, la voglia di ballare viene ballando e a un contrabbasso tzigano non si può dire di no.

Questo tour è un giro ad anello attraverso alcune delle zone meno battute di Serbia e Bosnia, due cuori pulsanti e due fuochi. Da Belgrado si esplora la campagna serba lungo il confine bosniaco, ricchissima di monumenti straordinari, gli spomenici, massima espressione della capacità di astrarre i dolori di una strage in forme architettoniche aliene e umane insieme. Grida imprigionate nel cemento armato, circondate da boschi e colline e villaggi usciti da un film di Kusturica. Dalla Serbia non si può che entrare in Bosnia via Višegrad, la città del ponte sulla Drina, per raggiungere l’Erzegovina brulla e Mostar, la città guardiana del suo ponte, perfetto come uno spicchio di luna; e poi Sarajevo, la città dove ogni cosa converge lungo il suo fiume tranquillo. Una città che trabocca da ogni crepa in un muro, da ogni foro di proiettile, che parla come parla una corda di violino.

Dopo Sarajevo sarà la volta della Bosnia centrale: la bella Travnik, le montagne di fiumi verdissimi e boschi selvaggi, che di notte sprofondano in un buio indomito e assoluto. Dalla Federazione si passa alla Republika Srpska, nomi uguali vengono scritti in cirillico, la nostra estraneità immateriale ci permette di attraversare, incolumi, frontiere invisibili. Banja Luka, seconda città del paese, sembra provenire quasi da un altro mondo.

Da lì sconfineremo leggermente in Croazia, per alcuni tra gli spomenici più iconici, come quello di Jelenovac, prima di approdare a Vukovar, uno dei capitoli più bui delle guerre dei Balcani. Il ritorno in Serbia sarà via Vojvodina, una delle regioni più multiculturali d’Europa, con la sua piccola Novi Sad, prima di rientrare nel caos beffardo di Belgrado, dove la grande pianura finisce e iniziano i Balcani.

Da quelle parti la chiamano jugonostalgija.

Il tour in serbia e bosnia in breve

Il nostro tour in Serbia e Bosnia è una buona idea per chi vuole riscoprire il cuore dei Balcani in un viaggio intriso di jugo-nostalgija, originale e sorprendente, vicino a casa ma attraverso un’Europa diversa. Magari chissà, raggiungendo Belgrado via terra! Pivo, burek, troppe sigarette, l’inconfondibile ironia tagliente e le melodie indemoniate dell’estate balcanica vi conquisteranno.

Partecipanti: minimo 7, massimo 14

Intensità viaggio: 3/5


In viaggio con giorgia spadoni

Giorgia Spadoni è traduttrice e interprete.

Dal 2016 trotta per i Balcani con ogni mezzo di locomozione disponibile, anche se predilige andare a piedi. S'interessa soprattutto di lingua bulgara e Bulgaria, dove ha abitato per un paio d'anni esplorandola in lungo e in largo, specializzandosi all'Università di Sofia. Ha vissuto e studiato anche in Croazia (Zagabria) e Russia (Arcangelo). Nel 2023 ha tradotto Circo Bulgaria di Dejan Enev.

È tra i membri fondatori di Meridiano 13, progetto divulgativo dedicato a tutto ciò che sta da Trieste in là. Oltre al bulgaro parla correntemente inglese, francese e ha un buon livello di serbo-croato e russo.

Itinerario

1 1/08 Здраво, Београде!

  • Arrivo libero in città, via terra o via aereo

  • Accoglienza con Giorgia in hotel alle 15:00

  • Prima introduzione alle atmosfere estive irresistibili della ex capitale jugoslava, una metropoli molto punk fatta di glorie socialiste, forme brutaliste e slavità.

  • Notte a Belgrado

2 2/08 belgrado

  • Belgrado è una città tagliente e irresistibile, fragorosa come una risata. Punto d’incontro di due grandi fiumi europei, è un mix travolgente di viuzze acciottolate, capolavori di cemento jugoslavo e malinconia fluviale.

  • Dal Mausoleo di Tito alle forme iconiche della torre Genex, dal prototipo perfetto di Novi Beograd ai mosaici dell’hotel Moskva, avremo tantissimo da esplorare in una giornata intensa e appagante, prima di perderci sulle note di un violoncello cigano dopo jedno, dva, tri piva.

  • Notte a Belgrado

3 3/08 spomenik overdose

  • Partenza da Belgrado per scandagliare un po’ come si deve la campagna jugoslava.

  • Da questo momento in poi, inizieremo a stordirci di musica balcanica. La playlist sarà capitanata da Goran Bregović.

  • Tappa ad Avala, una bassa montagna pannonica che ospita una miscela surreale di brutalismo, spomenici e monumenti a forma di sarcofago in stile art-nouveau.

  • Tappa immancabile allo spomenik di Kosmaj, un gigantesco asterisco di cemento eretto per commemorare il reggimento partigiano locale, e a quello di Kragujevac, dedicato alle centinaia di donne, anziani e bambini uccisi qui dai soldati tedeschi.

  • La passione per il collezionismo di spomenici non è finita: tappe a Čačak e a Kadinjača, dove si trova uno degli spomenici più grandi, costruito per commemorare gli eroi caduti della Repubblica Partigiana di Užice.

  • Notte a Užice

4 4/08 REPUBlikA SRPSKA

  • Partenza per l'antico villaggio serbo di Mokra Gora e il vicino borgo di Drvengrad, un villaggio da fiaba che sa di set cinematografico, fondato dal leggendario regista jugoslavo Emir Kusturica, prima di entrare nella Republika Srpska, un'entità geopolitica autonoma a maggioranza serba all'interno della Bosnia.

  • La nostra prima tappa nella Republika Srpska sarà Višegrad - città balcanica famosa per il suo ponte ottomano Mehmed Paša Sokolović, patrimonio mondiale dell'UNESCO, eternato da Ivo Andrić ne Il ponte sulla Drina.

  • Nel tardo pomeriggio raggiungeremo Tjentište, dove si trova lo Spomenik della Battaglia di Sutjeska nella Valle degli Eroi, un imponente memoriale a forma di ala in cemento armato e barre.

  • Notte a Tjentište

5 5/08 MOSTAR

  • Transfer per Mostar, il centro amministrativo dell'Erzegovina e una delle città più iconiche dell'ex Jugoslavia.

  • Così chiamata dai guardiani del ponte (mostari) che in epoca medievale sorvegliavano l'antico ponte sul fiume, Mostar è un capolavoro dell’architettura islamica dei Balcani e allo stesso tempo una delle cicatrici più evidenti della devastazione della guerra. Più verde della Neretva che scorre impetuosa sotto l’arco perfetto del ponte non c’è nulla al mondo: se poi avrete la fortuna di vedere un tuffatore lanciarcisi a volo d’angelo, sarà difficile dover venire via.

  • Notte a Mostar

6 6/08 Zajedno smo rasli grade ja i ti…

  • Finalmente, partenza per Sarajevo, lungo una strada spettacolare che si snoda attraverso le ripide gole scavate dalla Neretva.

  • Tappa a Konjic, uno dei più antichi insediamenti permanenti dell'Erzegovina. È qui che si trova un bunker nucleare di Tito, incassato nel fianco della montagna, dietro una casetta qualsiasi.

  • Arrivo a Sarajevo, che, anche se sarà la prima volta, avrà fin da subito il sapore di un ritorno a casa. Gerusalemme dei Balcani, fatta di grandezza asburgica, eredità ottomana, forme socialiste e un po’ di sano caos post-moderno. Primo, lento innamoramento con la città, magari sorseggiando un bosanska kahva dal Bastione Giallo, un luogo per l’anima.

  • Notte a Sarajevo

7 7/08 SARAJEVO, ljubavi moja

  • Lunga esplorazione come si deve della splendida capitale bosniaca, un crocevia di lingue, culture, religioni che non smette mai di incantare.

  • Dalle serrande in legno della Baščaršija alle piste di slittino semiabbandonate di Trebević, dai vicoli ripidi e vecchie moschee in legno di Vratnik all’eleganza della Sarajevo asburgica, dall’imponente e leggendaria Vijećnica incendiata durante l’assedio, fino alla torre della televisione e ai bei quartieri in cemento grezzo come piacciono a noi.

  • Avrete già nostalgia prima ancora di averla lasciata.

  • Bilo gdje da krenem o tebi sanjam / putevi me svi tebi vode / cekam s nekom ceznjom na svijetla tvoja / Sarajevo ljubavi moja

  • Notte a Sarajevo

8 8/08 BANJA LUKA

  • Purtroppo dovremo lasciare Sarajevo e tornare verso nord, ma il percorso attraverso le selvagge montagne bosniache lenirà la ferita.

  • Tappa nella bella città di Travnik, che è un po’ la quintessenza della Bosnia e dell’ottomanità balcanica. Splendide moschee, fortezze, splendidi infissi in legno scuro.

  • La destinazione è Banja Luka, la seconda città più grande del Paese e la capitale de facto della Republika Srpska. Passare da Bosnia a Federazione sarà come attraversare un confine invisibile, dove dettagli apparentemente insignificanti diventano cruciali e dove all’improvviso si alzano muri altissimi.

  • Dedicheremo il pomeriggio a Banja Luka, visitando un po’ di centro storico, lo spomenik locale e un po’ di sana jugoperiferia.

  • Notte a Banja Luka

9 9/08 VUKOVAR

  • Da Banja Luka faremo una breve deviazione verso ovest per raggiungere Kozara (Bosnia Erzegovina) e Jasenovac (Croazia): la prima ospita uno spomenik di cemento alto 33 metri dedicato ai caduti nella sanguinosa offensiva di Kozara della primavera del 1942; la seconda è, invece, il sito del famigerato campo di sterminio nazista di Jasenovac, le cui vittime sono ricordate da uno splendido Spomenik a forma di fiore costruito nel 1966.

  • Torneremo poi subito a est, tagliando per un pezzetto di Croazia, in direzione Vukovar.

  • Vukovar è un nome che si associa necessariamente a un brivido - è stata teatro di uno dei più lunghi assedi e delle più sanguinose battaglie delle guerre jugoslave. Oltre alla tristemente famosa torre dell’acqua di Vukovar, ancora interamente crivellata di proiettili, dedicheremo qualche ora a visitare la città oltre alle sue cicatrici di guerra.

  • Notte a Bačka Palanka, sul lato serbo del confine.

10 10/08 VOJVODINA

  • Lento ritorno a Belgrado via Novi Sad, ‘nuovo giardino’, città elegante e capitale della Provincia autonoma della Vojvodina. Che è una delle regioni più etnicamente diverse d'Europa: ci vivono 25 gruppi etnici diversi, tra cui alcuni molto oscuri, come i rusini, i bunjevci e i gorani.

  • Novi Sad è anche la culla del primo modernismo jugoslavo, un movimento architettonico ispirato al razionalismo che fiorì nel periodo tra le due guerre.

  • Nel primo pomriggio, tappa a Fruška Gora, un parco nazionale montuoso amato dai serbi per i suoi paesaggi incontaminati, l'aria fresca e i torrenti limpidi.

  • Nel parco di Fruška Gora (pensavate di scamparla, e invece no) c’è ovviamente anche lo spomenik Sloboda, un colossale memoriale-obelisco che onora i partigiani e civili caduti nella liberazione dal nazifascismo. La torre della televisione di Iriški Venac invece è un mostro di cemento mastodontico e brutale, gravemente danneggiato durante la campagna di bombardamenti del 1999.

  • Notte a Belgrado

11 11/08 Che cos’è la nostalgija

  • Giornata libera, con Giorgia a disposizione fino alla sua ripartenza.

  • Dopo questo tour, saprete cos’è il mal di Balcani e che sapore ha la jugo-nostalgija. Solo un altro burek con pivo possono colmare il vuoto.

  • Baci, abbracci e cuori spezzati.

  • Transfer in autonomia per l’aeroporto, stazione dei bus o dei treni.

  • O, chissà, magari ripartenza per nuovi orizzonti balcanici…

  • Fine del tour

Il programma non è vincolante e potrebbe variare anche significativamente per cause di forza maggiore (es. maltempo, chiusure inaspettate e altri imprevisti).

In questa come nelle altre destinazioni dove organizziamo i tour l'imprevedibilità è la norma: trovare un museo chiuso, dover cambiare strada per lavori in corso o una fermata dell'autobus sovietica distrutta non è una rarità e spesso non possiamo prevederlo in anticipo.

I viaggi che organizziamo sono avventure fuori dai circuiti classici del turismo e vanno vissute come tali, accogliendo gli imprevisti come opportunità.


1790€


La quota include

  • Un autista e un pulmino privato che ci coprirà tutti gli spostamenti principali, dal giorno 2 al giorno 10 inclusi

  • Tutti gli ingressi a musei, parchi o siti

  • Tutti gli alloggi dalla notte del giorno 1 a quella del giorno 11 inclusi (10 notti), in stanza doppia con bagno privato*

  • Tutte le colazioni (balcanicissime)

*nelle nostre destinazioni a volte, in zone rurali, la sistemazione potrebbe essere in stanza multipla e/o con bagno condiviso all’interno del gruppo.

Il nostro valore aggiunto:

  • Tutte le spese, gli approfondimenti e la presenza h/24 di Giorgia Spadoni, dal giorno 1 al giorno 11

  • Tutte le spese e l’accompagnamento delle guide locali Kukushka, dal giorno 2 al giorno 10 inclusi

  • L’assistenza remota h/24 di Kukushka, in caso di necessità

La quota non include

  • I voli aerei
    Non sappiamo da che città vorrai partire o se vorrai aggiungere al tour qualche giorno di esplorazione in autonomia, cosa che consigliamo sempre. Ti aiuteremo però a scegliere la sistemazione voli più conveniente per te.

  • L’assicurazione sanitaria
    Consigliamo Allianz, Europassistance e IATI.

  • L’assicurazione annullamento viaggio, che è consigliata.
    Alcune assicurazioni sanitarie offrono anche l’opzione annullamento, per esempio IATI e Europassistance.

  • Pranzi e cene, salvo dove specificato.
    I pasti nei Balcani, specie lontano dalle grandi città, sono ancora economici.

  • Il transfer da/per l'aeroporto
    I mezzi pubblici sono relativamente efficienti e i taxi economici.

  • Eventuali mance
    Nei Balcani si usa lasciare una mancia alla guida e al driver. 

  • Tutto quanto non specificato ne "Il viaggio include"


Condizioni

Acconto: 300€ al momento della conferma di prenotazione
Saldo: entro 45gg dalla partenza

Kukushka è una linea viaggi di Soviet Tours.

Il programma riportato in questa pagina corrisponde a un viaggio prodotto, organizzato e gestito in ogni suo aspetto da Soviet Tours di Gianluca Pardelli Einzelunternehmen (Glogauer Straße 32 – D-10999 – Berlin – GERMANIA – tax ID 14/466/02688 – VAT Nr. | USt-IdNr. DE326964370). I dettagli del viaggio sono riportati su questo sito in nome e per conto di Soviet Tours, referente per le adesioni e il pagamento dei servizi di seguito riportati.

I termini e condizioni del servizio sono qui in italiano oppure qui in inglese.

Vi consigliamo caldamente di stipulare una polizza di annullamento viaggio che copra il vostro annullamento del viaggio per cause esterne.

Consigliamo Allianz, Europassistance e IATI, a cui siamo affiliati e abbiamo un 5% di sconto (compare al checkout cliccando il link). Tutte e tre le compagnie offrono anche la polizza annullamento viaggio, che in alcuni casi va stipulata in concomitanza con la prenotazione e/o con l’acquisto del volo aereo.


info utili

  • Necessaria carta d’identità europea oppure il passaporto con validità residua di 6 mesi all’ingresso

  • Visto non necessario, né per la Serbia né per la Bosnia

  • Fuso orario: GMT +1, uguale all’Italia, sia in Bosnia sia in Serbia.

Le informazioni più aggiornate sono sempre su Viaggiare Sicuri e su UK Travel Advice

Requisiti

Il viaggio è aperto a tuttы, senza alcuna discriminazione o limiti di età, ma non è adatto ai bambini.

Ciò che ci unisce è la sete di conoscere attraverso l’esperienza, la voglia di immergersi fino in fondo in culture diverse, la capacità di mettere da parte i propri pregiudizi e le proprie paure per ascoltare l’altro per davvero.

Sono poche cose, ma radicali.

I nostri tour hanno ritmi intensi ma sono mediamente confortevoli: abbiamo un minivan a nostra disposizione, per ottimizzare i tempi e darci larga flessibilità in termini di deviazioni, visite, soste.

Tendenzialmente alloggiamo in piccoli hotel e guesthouse familiari (a seconda della destinazione), con stanze doppie con bagno privato. A volte, nelle zone remote, le stanze potrebbero essere multiple e i bagni in comune. È richiesta forte adattabilità su questo aspetto.

Le nostre guide locali parlano inglese, più raramente italiano. Una conoscenza basica dell’inglese o del russo è molto utile, anche se non fondamentale: i nostri tour sono sempre coordinati da madrelingua italiano che parlano anche inglese e una o più lingue locali.

Per i pasti, solitamente ci organizziamo con pranzi veloci e senza pretese, e cene più tranquille in trattorie, ristoranti o in guesthouse.

Necessari:

  • Profondo rispetto e interesse per la cultura che incontreremo.

  • Flessibilità e adattabilità: uscire dalla propria zona di comfort è un valore.

  • Comprensione del contesto: viaggiamo lontano e molto lontano dall’Italia, dove cose per noi scontate lì non lo sono.

  • Curiosità: chiedete, ascoltate, interagite

  • Socialità: vivremo ogni esperienza come gruppo unito. Ogni persona contribuirà a rendere il viaggio unico con i suoi interessi, le sue conoscenze e la sua personalità.

Cosa portare:

  • Vestiti comodi, sia caldi sia leggeri, perché attraverseremo climi diversi

  • Scarpe comode o scarponcini con suola con buona presa sul terreno

  • Uno zaino o borsone con spallacci, i trolley non sono adatti ai nostri tour

  • Una torcetta frontale da noi sempre amatissima, sia mai che finiamo a campeggiare in cima a un monte sotto una stellata ♥ (si scherza, anche se…)

  • Poco bagaglio, per rendere più fluidi gli spostamenti

Una lista dettagliata di tutto il necessario verrà inviata al gruppo prima della partenza.

Info voli

La Serbia è ben collegata all'Italia e all'Europa da diverse compagnie aeree low cost e di linea. Potete cercare i collegamenti su siti comparatori come Kiwi o Skyscanner, comprando sempre i biglietti dal sito ufficiale della compagnia.

Se vi va di allungare un po’ il viaggio, vi consigliamo di considerare la possibilità di raggiungere Belgrado via terra:

  • ci sono diversi autobus anche diretti dall’Italia, come Flixbus